Davvero nessuno vuole più trovare lavoro nella ristorazione?

  • 09/07/21
  • 3 min di lettura
  • News
Davvero nessuno vuole più trovare lavoro nella ristorazione?

È la narrazione del momento: nessuno vuole più trovare lavoro nella ristorazione. Mancano 150.000 camerieri, ma anche cuochi, baristi, lavapiatti e addetti alle pulizie.

Un problema che non colpisce solo le località turistiche, ma anche le grandi città: Milano, Torino, Venezia, Bari, Bologna… da nord a sud, il destino di un intero settore sembra essere segnato.

Un copione che si ripete sempre uguale: “le posizioni aperte ci sono, ma mancano gli strumenti a sostegno dell’occupazione, e persone che abbiano davvero la voglia e la serietà che servono per trovare lavoro nella ristorazione.”

O almeno questo è quello che continuiamo a sentirci raccontare: colpa della pandemia, delle aperture e chiusure compulsive, di ragazzi che preferiscono il reddito di cittadinanza a un lavoro senza dubbio impegnativo e stressante.

Ma è davvero così?

Spesso trovare lavoro nella ristorazione significa scontrarsi con turni massacranti, contratti inesistenti e paghe inadeguate. Per non parlare del lavoro in nero, una prassi tristemente comune.

E quando mancano le condizioni, il banco salta: tanti improvvisati, e sempre più persone che preferiscono cambiare mestiere piuttosto che rinunciare alla propria dignità professionale.

È innegabile che il settore stia attraversando un momento di profonda crisi, ma invece di puntarsi il dito a vicenda, sarebbe utile pensare a soluzioni che mettano d’accordo entrambe le parti.

Da una parte i ristoratori, schiacciati dalla pressione fiscale, dall’incertezza del periodo e da una burocrazia impossibile.

Dall’altra chi vuole trovare lavoro, stufo di una precarietà insostenibile che impedisce di avere certezze e costruire reali progetti di vita.

E’ possibile far incontrare la necessità di mantenere un’attività sana e profittevole, e il diritto di chiedere condizioni di lavoro equilibrate e pagate il giusto?

La questione è tutta qui. Il totale scollamento tra domanda e offerta, metodi di ricerca del lavoro e reclutamento obsoleti, condizioni poco chiare e trasparenti.

Jojolly nasce da un team di persone che si sono trovate da entrambe le parti della barricata, proprio per dare una risposta a queste criticità.

Che tu sia un ristoratore in cerca di personale qualificato, o un professionista che vuole trovare un lavoro in linea con le tue esigenze, sicuro e correttamente retribuito, in Jojolly potrai trovare una valida soluzione.

Se vuoi saperne di più puoi dare un’occhiata qui e scaricare l’app, disponibile per iOS e Android.


Scopri articoli simili

Flair Bartender: quando la mixology diventa spettacolo

Flair Bartender: quando la mixology diventa spettacolo

  • 10 giu 2025
  • 2 min
  • News

Nel mondo della ristorazione moderna, offrire un buon servizio non basta più. I clienti cercano esperienze, momenti da ricordare e da condividere. Ecco perché, negli ultimi anni, si è fatta sempre più strada la figura del flair bartender: un professionista del bar che unisce tecnica, precisione e intrattenimento.

Ma cosa fa davvero un flair bartender? E perché può rappresentare un valore aggiunto per un locale?


POLITICA PER LA QUALITA’

POLITICA PER LA QUALITA’

  • 10 giu 2025
  • 3 min
  • News